CoopUP BO: l’impact vision secondo Ar.co Wood, Elastico e Panico Concerti

La 6° edizione di CoopUP Bologna è giunta al termine (il percorso si è concluso il 31 marzo) ed ecco l’ultima intervista alle realtà partecipanti. Dopo aver approfondito la proposta di valore (qui trovate l’articolo), il benchmarking e testing (qui l’articolo) oggi parliamo di impact vision.

L’impact vision permette di cambiare paradigma nella progettazione e di prendere in considerazione non tanto i risultati nel breve periodo, quanto il cambiamento che si intende generare nel lungo periodo. Si basa sulla teoria del cambiamento, un approccio che può guidare una organizzazione nel tracciare le proprie azioni partendo dal cambiamento che vuole produrre nel contesto sociale e ambientale di riferimento: da qui si fissano le azioni da compiere per realizzarlo.

Ne abbiamo parlato con Ar.Co Wood, Elastico FaArt e Panico Concerti che ci hanno raccontato le riflessioni e le attività future che intendono mettere in campo emerse dall’utilizzo di questi strumenti. (Qui i partecipanti alla 6° edizione).

Buona lettura!

State lavorando sulla impact vision, di conseguenza avete spostato l’attenzione sul cambiamento che il progetto vuole generare nel medio-lungo periodo: quali riflessioni ha generato questa nuova prospettiva?

Ar.co Wood: Vogliamo iniziare ringraziando Gaspare e gli altri mentor del percorso per averci fornito nozioni fondamentali sulla teoria del cambiamento; per formulare la nostra impact vision abbiamo cercato di mettere a fuoco le motivazioni che ci hanno unito quando Ar.co non esisteva ancora. Veniamo infatti da bellissime esperienze di volontariato, a cui partecipavamo con l’unico obiettivo di dare forma a spazi pubblici nuovi, con minimo impatto ambientale e coinvolgendo più persone possibile. Oggi vorremmo coniugare meglio l’aspetto sociale delle nostre installazioni con i principi dell’economia circolare per farne un modello di business affidabile.

Elastico: L’idea di generare valore senza perdere il nostro approccio ludico e naif nel tempo, affinché il progetto generi stupore, curiosità, meraviglia, interesse, sincronicità nelle persone che lo attraversano.

Panico Concerti: La nostra visione (speriamo non sia un miraggio!) è rimettere la musica, o meglio il fare musica, al centro. La digitalizzazione dell’industria musicale ha generato da una parte una enorme disponibilità di prodotti per gli ascoltatori (che sono diventati utenti), sia in termini di nuove proposte che in termini di catalogo, dall’altra una riduzione dell’eterogeneità dei linguaggi. Gli ambienti digitali, anziché lavorare sull’estrema diversificazione degli stili, agiscono come catalizzatori di omologazione. Assistiamo quindi sempre di più a prodotti che vengono pensati per un pubblico preciso anziché proposti ad un pubblico, creando così un legame dialettico. Tutte le attività di Panico si rivolgono al music business con l’ambizione di voler creare contesti per la salvaguardia della “biodiversità” musicale, delle diverse pratiche del “fare musica”, valorizzando il più possibile ogni forma di questa arte.

Dopo il lavoro sulla validation timelime, cosa avete capito che stavate dando per scontato?

Ar.cowood: La nostra attività da un anno a questa parte ha subito una svolta, pressoché inevitabile, verso la proposta di prodotti ai privati (B2C) che prima quasi non avevamo considerato. Guardando indietro, nel passare dal rapporto con aziende, enti ed operatori culturali a quello con il singolo consumatore, abbiamo trascurato diversi passaggi di studio e ricerca. Da ora in avanti ci concentreremo sull’intercettare alcune comunità rilevanti per la nostra proposta e i loro bisogni, per sviluppare la campagna di marketing più adatta.

Descrivete il vostro progetto in 3 parole

Ar.coWood: accessibile, intraprendente, condiviso

Elastico: creativo, inclusivo, visionario

Panico Concerti: eclettico, salubre, pluriversità

Grazie a tutti per la disponibilità e un grande in bocca al lupo!

Per informazioni sul percorso: coopupbo@kilowatt.bo.it / gruppo Facebook.

CONTATTI
Ar.coWood: sito web / Facebook / Instagram / mail

Elastico FaArtsito web / Facebook / Instagram / mail

Panico Concerti: sito web / Facebook / Instagram / mail

 Nella foto, da sinistra: team Ar.co Wood, team Elastico, team Panico Concerti

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